Conosciamo Selfie Box Napoli con Virgilio Napolitano

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Conosciamo Selfie Box Napoli con Virgilio Napolitano

È Virgilio Napolitano il responsabile di Selfie Box Napoli, da sempre vicino al progetto di Selfie Box. Già addentro al mondo della fotografia, ha deciso di entrare a far parte di questo mondo. Conosciamo meglio la sua storia, che può essere di ispirazione per molti altri fotografi che vogliono avvicinarsi al nostro business.

 

Come hai conosciuto Selfie Box?

«L’ho conosciuto lavorando come videomaker insieme con Gianfranco Marotta e Romeo Ruggiero, titolari di Fashion Studio e creatori del brand Selfie Box. Loro hanno creato il progetto, io per quanto ne ho sentito parlare posso dire di aver seguito la gravidanza e assistito al parto: conoscevo i dettagli del dispositivo e la filosofia aziendale ancor prima che partisse ufficialmente il progetto franchising, e già dall’estate 2017 mi girava per la testa l’idea di far parte di esso».

 

Cosa ti piace di più del progetto e del suo business?

«Sono stato colpito dall’idea di business semplice, immediata, divertente ma non per questo banale, innovativa. Tutta la rete Selfie Box rispecchia l’anima del progetto un gruppo di professionisti “visionari” dediti al lavoro animati da uno spirito goliardico e creativo. L’aspetto che mi ha colpito più in positivo è stata la disponibilità dimostrata nell’accogliere e ascoltare ogni tipologia di suggerimento, argomentare in maniera chiara e logica un “NO”, modificare una strategia o un progetto per migliorare il prodotto e il business».

 

Quali sono i tuoi progetti per il futuro con Selfie Box?

«Rispetto al futuro voglio continuare con questa filosofia, crescere in Selfie Box e con Selfie Box tracciando un segno ben identificabile che mi/ci caratterizzi come professionista e azienda. In tanti possono costruirsi un selfie box, ma Selfie Box è unico.

 

Come ti definiresti in tre aggettivi?

«Definirmi in tre aggetti? Disponibile – meticoloso – spontaneo e diretto».

 

Quali sono le tre cose a cui non rinunceresti mai?

«La prima non è una cosa ma è senz’altro la più importante: l’amore per mia moglie, per la mia famiglia per tutto ciò che mi fa stare bene. Se non ci fosse l’amore non ci sarebbe la felicità e noi con i nostri photo booth non potremo catturare sorrisi (libera gli abbracci e cattura i sorrisi). Il caffè e la pasta, almeno un piatto al giorno. La macchina fotografica, e non solo per il lavoro: mi piace fotografare, posso dire che quasi mi rilassa».